giovedì 6 novembre 2008

Ogni sera ripongo nel cassetto vestiti ormai troppo intrisi di tutti i miei moralismi e qualunque sia la quantita di sapone con cui mi laverò non riuscirò a liberarmi dal perbenismo che mi è stato incollato addosso, meticolosamente, aggrappato come un cancro al mio dna.
Ed ogni sera cerco di dimenticare quei vestiti, di buttarmi addosso ancora più sapone ed entro nel panico dell'imprevedibile.
Sento un dolore acuto e localizzato.
Lo sento nutrirsi ad ogni respiro, si gonfia e pesa.
Dovrei bucarmi gli occhi e liberarmi da questa pietra sotto i polmoni.
Mi basterebbe uno spillo e resterei immobile ad aspettare che il dolore passi e che il sangue finisca, resterei accecata ad aspettare di rimanere vuota.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ogni sera ripongo i panni sporchi nella cesta del bucato. Ogni mattina, prendo dei panni puliti dai cassetti.

Mi avete forse preso per una lavandaia?